venerdì 30 settembre 2011

Che "impressione" il museo d'Orsay

Stamattina ho deciso di andare in centro a visitare un museo. Per me ventitreenne l'entrata è quasi sempre gratis. Ho avuto poi lezione nel pomeriggio. 
Un mini aggiornamento sulle celebrazioni ebraiche: anche oggi è un giorno di festa perciò non si risponde al telefono, non si guida, ecc. La settimana prossima assisterò al Kippur...chissà come sarà.
Oggi ho optato per il museo d'Orsay dove sono esposti quadri, sculture e artigianato dell'800 delle seguenti correnti artistiche: impressionismo, postimpressionismo, puntinismo, simbolismo, naturalismo, realismo e art nouveau.
Ho potuto avvicinarmi a opere di Manet, Gauguin, Van Gogh, Daumier, Signac, Seurat, Tissot, Degas, Renoir, Corot, Courbet e molti altri.
Mi stava per venire la sindrome di Stendhal: mi sono venuti i brividi per l'emozione di trovarmi di fronte a delle tele viste e studiate sui libri di scuola e che rappresentano dei capolavori della storia dell'arte.
Mi sono inoltre aggregata abusivamente a qualche comitiva in cui c'era una guida turistica che spiegava il significato delle opere.
In questo periodo all'interno del museo è stata allestita una mostra sull'estetismo inglese e accanto alle opere si possono leggere degli aforismi di Oscar Wilde del tipo:
- c'est quand il parle en son propre nom que l'homme est le moins lui-même. Donnez-lui une masque et il vous dira la vérité;
- la seule bonne école pour apprendre l'art, ce n'est pas la vie, c'est l'art;
- l'art est notre fouguese protestation, notre courageuse tentative de remettre la nature à sa place.
Il museo stesso è un'opera d'arte se non la prima. Si tratta di una vecchia stazione, cui edificio è stato costruito in occasione dell'esposizione universale del 1900. 
Entrata nella sala centrale ho alzato il capo potendo così osservare il magnifico orologio soprastante. Indescrivibile la sua bellezza.
Da questa gita ho capito quanto è bella la non banalità, quanto sono profondi e sensibili certi uomni, quanto l'arte comunichi più di certe parole e quanti punti di vista possono esistere su uno stesso soggetto. 
Ed ora la hit parade dei quadri più intriganti e affascinanti visti stamane secondo me, dalla posizione numero 10 alla 1. Votate nel sondaggio l'opera che vi accende, per la quale non riuscite a togliere gli occhi di dosso.









giovedì 29 settembre 2011

Pique-nique au jardin des Tuileries vs Rosh Hashana

E un'altra giornata va verso la conclusione.
Oggi pomeriggio sono andata ad un pique-nique nel parco di fronte al Louvre insieme al gruppo degli erasmus. Les Tuileries è il parco più grande è più antico della capitale francese in cui sono state addirittura posizionate qua e là delle riproduzioni delle statue di Rodin e company. Si tratta di un tipico giardino alla francese degno di essere visitato e esplorato, magari a braccetto con un bel fusto.

Ho portato pane e formaggio e qualche biscottino. Ho trascorso un paio d'ore in modo semplice chiacchierando in diverse lingue in una sorta di esperanto. Qui i prati sono di un verde fosforescente e mi sento persino in colpa a pestarli. 
Alle 21 sono tornata a casina. Sapevo già più o meno che cosa mi sarebbe toccato una volta varcata quella soglia.
Avevo già visto la signora Hélène cucinare dal mattino presto. Stamani la cucina era invasa da teste mozzate di pesci, ma anche da pane fatto in casa, da verdure e da salsine. Odori e profumi inebrianti di spezie e di strani parti di animali avevano raggiunto la mia camera al primo piano... Sempre Hélène mi aveva anche chiesto il favore di andare a comprare dei "graines de sésame" (semi di sesamo). Non sapevo nemmeno che li vendessero. Sono partita in missione correndo. Il carrefour market non li aveva, il fruttivendolo bazar nemmeno. Al terzo tentativo, però, li ho trovati. Sono entrata in una "épicerie" (non mi piace il termine italiano drogheria e spezieria non esiste ancora purtroppo) dove ho trovato un nord-africano col camice che mi ha venduto finalmente i semi tanto agognati. Super!

Tutto questo per dirvi che oggi e domani si festeggia il capodanno ebraico!!!Evviva! Per i "Juifs" siamo entrati nell'anno 5772. In questi due giorni bisognerebbe astenersi dal compiere attività non legate alla sfera religiosa e, infatti, Hélène non andrà a lavorare, tanto le ore le ha già recuperate questo weekend facendo gli straordinari. Si crede che Dio giudica le azioni dell'anno e in base a quelle decide sul futuro dell'anno successivo.
La famiglia in cui vivo ha invitato i vari parenti per la cena e io sono arrivata proprio quando si doveva iniziare a mangiare. Non avevo più fame dopo tutte le baguette e i formaggi del pomeriggio, ma mi sono comunque seduta a tavola per chiacchierare, per ascoltare le preghiere e le canzoni in ebraico e per non fare l'asociale.
Domani mi aspettano gli avanzi, specialmente della torta al cioccolato e panna (sarà mia e solo mia) e anche un replay della serata. Si rimangia tutti insieme appassionatamente. 
Una zia mi ha regalato della confettura di pere. Una bontà assoluta. Ha un gusto diversissimo da quella comprata al supermercato.
Concludo con una mia poesia scritta ieri mentro ero seduta sul marciapiede di fronte al caffé di Amélie mentre calzavo le mie prime ballerine con un tacco di ben 9mm. Ero inspirata.
Una scena di un film
di fronte a una via in salita.
Il rosso che invade gli spazi,
i neon che non si arrendono al buio.
L'atmosfera allieta le anime di noi giovani
in cerca di soddisfazione non evanescente.
Sento la fisarmonica fischiare nelle mie orecchie e
vorrei avere delle labbra carnose,
rosse come una mela da assaporare.
Vecchi e nuovi ricordi si danno la mano,
tessono i fili di uno nuovo domani
perché l'oggi ormai non è altro che sfumature.
Momento canzone: vi metto il link di un canto ebraico anche se non credo sia tipico di capodanno. Inoltre, se preferite la parte più tambureggiante, bisogna andare alla metà del video.
canto ebraico 

mercoledì 28 settembre 2011

Au café d'Amélie Poulain

Ieri sera sono uscita per la prima volta con gli altri erasmus. C'erano soprattutto tedeschi mentre di spagnoli neanche l'ombra. Ne ho visto uno stamattina, conosciuto durante il giorno d'accoglienza, che ha fatto finta di nascondersi e poi è uscito di colpo da dietro una colonna per darmi una pacca sulla spalla. Che simpaticone!!
Ho così potuto conoscere nuove amiche e ne sono felicissima.
In programma c'era di ritrovarsi alla fermata Blanche della metro, ossia quella davanti al Moulin Rouge, e di andare tutti insieme a bere qualcosa nel celebre caffé dove si è girato il film "Le fabuleux destin d'Amélie Poulain".


Visto che ero arrivata in anticipo, ho fatto un giro per il quartiere. Mi sono sentita un po' fuori luogo a passeggiare tra night club e negozietti di cianfrusaglie hard. C'era persino una "boutique" di bambole gonfiabili. Mi sono sentita a disagio come quella volta che ho visto degli  uomini fare la pipì in un "urinoir"pubblico.

Bè, il caffé di Amélie si chiama Des 2 Moulins ed è davvero carino. Ho bevuto un Crazy Amélie per rimanere in tema: pochissimo alcol, un assaggio di succo di mele e zucchero di canna.
Il film è stato girato nel 2001 dal regista Jeunet ed è particolare. Bisogna essere un po' pazzerelli per amare questa storia e io la amo tanto. Amo tanto anche la colonna sonora che non smette di stancarmi.
Quando sono andata aux toilettes, in una vetrinetta c'erano le foto del nano in tutti i suoi finti viaggi!eheh!
La serata è continuata con un giro a Montmartre e al Sacre Coeur per vedere la città dall'alto che lascia indubbiamente sempre senza parole.
Oggi vi consiglio un estratto del film e della colonna sonora.

lunedì 26 settembre 2011

La ratp di Parigi: Rapida, Affidabile, Tattica e Popolosa

Stasera vi parlo brevemente della metro parigina, detta ratp. Se devo essere precisa, la ratp è l'insieme dei trasporti dell'intera regione.
Non mi fermerò a descrivervi quanto la metro sia veloce, comoda e tutto il resto perché lo sapete più di me.
Vi segnalo, invece, dei manifesti affissi alle stazioni per la campagna di sensibilizzazione riguardo la buona educazione del cittadino negli spazi pubblici.




Mi fanno sorridere, a voi no?
Grazie agli scalini della metro sto rassodando e facendomi il fiato. All'interno del veicolo mi piace osservare/fissare la gente. Avrei voglia di attaccare bottone con tutti, solo per chiacchierare un po' in francese. Ho scoperto che soffro il mal di mare all'interno se mi metto a leggere, a causa delle frenate non molto dolci.
Chi se ne frega, penserete voi. Bé, avete ragione!

domenica 25 settembre 2011

Il mio primo concerto su una barchetta

Oggi pomeriggio non avevo nessuna intenzione di rimanere chiusa in casa anche perché fuori c'era un sole da agosto da non perdere.
Visto che Francesca doveva lavorare, sono uscita da sola. Mica ho paura io!
Sono andata a questo evento qui:
Per spiegarvi in due parole in cosa consiste questa iniziativa mi basta dirvi che la città di Parigi ha organizzato una serie di spettacoli, esibizioni, mostre, ecc. lungo la Senna durante questo weekend.
Io ho scelto di andare al concerto dei We were evergreen, un gruppo francese, ma che canta in inglese e che si è formato nel 2008. Il genere che fanno è difficile da descivere. Ha delle sonorità particolari e antitristezza, tra il pop e il folk con sonorità "esotiche".
Ecco il trio:

Ma il bello è che il concerto si è svolto di pomeriggio su una barchetta, una chiatta più precisamente, di nome Péniche Antipode. In coda, ho fatto amicizia con un signore amante dell'Italia e di Fellini. Mi sono vergognata tanto perché io non ho mai visto un film di quel regista! Comunque, il tizio continuava a elogiare il Bel Paese e la gente che ci abita. Mi ha spiegato che i Parigini sono una brutta razza, egoista, diffidente e con la puzza sotto il naso.
Salendo sulla piccola imbarcazione ho scoperto che il palco era sotto coperta e ci potevano entrare solo 50 persone!!!Wowow io ero una di quelle!
Per l'ultima canzone del concerto, la band è scesa dal palco e si è messa in mezzo al pubblico con noi finti e veri fan in cerchio attorno a loro, pronti a tenere il tempo.
Tornando a casa mi sono fermata a guardare i francesi al parco che si dilettavano a giocare a bocce. Tutti i giocatori hanno le bocce del medesimo colore. Mi chiedo come fanno a capire chi vince. Forse giocano solo per partecipare.
Niente canzoncina francese oggi ma 2 dei We were evergreen:

Le petit prince come non l'avete mai letto

Un sabato sera indimenticabile come tutti gli altri giorni da quando sono espatriata nella terra dei formaggi e della gente senza calzini. Anch'io sto provando a indossare le chaussures senza chaussettes, ma mi devo ancora abituare. Intanto, accolgo con gioia le vesciche.
Sta facendo molto caldo in questi giorni. Incroyable!!
Dicevo...ah sì. Sabato sera sono uscita con Francesca e insieme abbiamo raggiunto la Défense per assistere ad uno spettacolo (gratuito ovviamente) dal titolo Le petit prince.

Lo spettacolo consisteva nell'ascoltare estratti della storia del capolavoro di  Saint-Exupéry e nello stesso tempo guardare delle proiezioni su questo arco immenso detto "Grande arcata della fraternità", storto e bianco che fa impressione.
Ogni fine sezione, per esempio dopo l'episodio della rosa o dopo quello della volpe, partivano la musica classica, i fuochi d'artificio a tempo, dei giochi di luce con il laser e fiammate colorate. Avevo in continuazione la pelle d'oca di 2cm!!!
La morale del libro è che l'essenziale è invisibile agli occhi e che l'affezionarsi a qualcuno rende quella persona speciale e unica al mondo. 
Su youtube potete facilmente trovare degli spezzoni di questo evento. Ve ne metto tre per farvi capire un po' anche se non sarà mai come stare lì e sentire una forte emozione rapirti.
Quando tutto è finito Francesca ed io abbiamo continuato a girare lì intorno. Alla Défense ci sono i palazzoni con uffici e company. Insomma, è il quartiere del business. Andrò a lavorare lì un giorno. Camminando, abbiamo anche trovato una grata per terra con sotto le grosse ventole per l'areazione della metropolitana. In men che non si dica, una marea di bambini ci ha raggiunto. Perché? Perché da questa grata usciva moltissima aria che per poco non mi portava via. Avevo tutti i capelli verso l'alto e Francesca con la gonna aveva molti estimatori!!!

Un'altra serata piacevole è trascorsa. Grazie Dio!
Canzoncina francese del giorno sdolcinata da diabete: http://www.youtube.com/watch?v=rvOJcNLmDNg&feature=related

sabato 24 settembre 2011

Dance mob al Grand Palais

Rieccomi più in forma che mai!!!
Vi devo raccontare la splendida serata di ieri sera!!!
Con la mia amica Francesca sono andata al Grand Palais per l'apertura della Festa della Danza!! Durerà fino a domenica e visto che solo ieri l'entrata era gratuita....Avete già capito, immagino!
Se non avessi intrapreso la carriera delle lingue, sicuramente avrei seguito quella del ballo o dello sport.
Sono entrata verso le 19. I volontari all'ingresso mi hanno riempito di gadget e di materiale necessario per il balletto: un ombrello e una maglietta particolare.
Per chi non lo sapesse, in un danse mob ci sono centinaia di persone che ballano la stessa coreografia e così è stato!! Una figata!!!
Il balletto poteva essere preparato a casa. Ecco qui il video: www.youtube.com/watch?v=u-mq70Xm83Q
All'interno del Grand Palais mi sono così scatenata con il balletto pensato da una nota coreografa spagnola di nome Blanca Li. Ammetto di non ne averne mai sentito parlare prima d'ora. Forse quelli della Tv mi hanno ripreso perché a fine esibizione mi sono voltata e c'era una telecamera a un metro di distanza.Capita.
Comunque, se guardate questo video potete capire meglio in cosa è consistito l'evento... Io ero quella con l'ombrello bianco..eheheh!http://www.google.com/url?sa=t&source=video&cd=4&ved=0CE0QtwIwAw&url=http%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3DXpdRMLqtaTM&rct=j&q=video%20del%20danse%20mob%20grand%20palais&ctbm=vid&ei=28t9TsmgMYTsOe6VzfQP&usg=AFQjCNGMO3-BnGUE_lgPeb7tUpngrykn4w&sig2=QIL44nB_AAZOdJ_Idpvabg&cad=rja
Ammazza...quanto lungo è questo link?
Per la serie "dopo il ballo, lo show must go on" l'ampio "salone" si è trasformato in una pluralità di sale prove. In vari punti erano stati installati degli schermi che riproducevano dei video con degli insegnanti di ballo che mostravano i passi di una breve coreografia. La gente poteva scegliere la proiezione più interessante e cominciare a imparare i movimenti. Si poteva scegliere tra danza hip hop, del ventre, irlandese, geisha, indiana, charleston, salsa, capoeira, flamenco, samba, elektro, del'700, ecc.
Mi sono esibita in quasi tutti i generi divertendomi molto.
Oltre a ciò, erano stati montati dei mini palconescenici dove diversi professionisti si sono esibiti. Che fisici!!! Ho visto addominali scolpiti, glutei sodi di marmo, braccia muscolose, sudore grondante dalla fronte e un'ondata di energia!!Wowow!
Cambiando discorso, mi devo ricordare di fare gli auguri a papà. Oggi compie 62 anni! Buon compleanno Paperoga! Spero che riusciate a capire quali dei due è il mio vero padre...
Infine, concludo con lo spazio musicale: www.musictory.it/.../Melissa.../J'ai+Fait+Tout+Ca+Pour+Vous
www.youtube.com/watch?v=NiHWwKC8WjU
http://www.youtube.com/watch?v=ZklGYJAZ72c&feature=relmfu

giovedì 22 settembre 2011

Accoglienza con ricchi premi e cotillons

Che giornata meravigliosa!!!
Per l'occasione  mi sono messa i leggins fino alla caviglia e una camicia che fa anche da minigonna! La metamorfosi esterna da italiana a parigina sta proseguendo bene. Mi sono anche accorciata nuovamente i capelli e ora li ho corti appena sopra le spalle.
Oggi l'università di Créteil ha accolto noi 300 studenti erasmus ed è stato tutto perfetto. In totale a Créteil ci sono 32000studenti.
I vari responsabili della mobilità internazionale ci hanno offerto la colazione, ci hanno spiegato un po' come funziona, ci hanno accompagnato in un giro turistico per la facoltà, poi foto di gruppo sulle scale (che spero di riuscire a recuperare al più presto) e gran pranzo in mensa gratis!!!
Al pomeriggio test di lingua. Per fortuna sono risultata rientrare nel livello avanzato. Pfiuu.
Non ho la vena creatrice da scrittrice stasera...mi scuso coi lettori.
Nei prossimi giorni ho in mente delle belle uscite...ma vi racconterò tutto a tempo debito.http://www.youtube.com/watch?v=NrgcRvBJYBE&ob=av3e
Questa canzone è in inglese ma mi piaceva il titolo...http://www.youtube.com/watch?v=2CGF_Z3yZAo
http://www.youtube.com/watch?v=tb-Zwlb2Z9E

mercoledì 21 settembre 2011

Non aprite quel cassetto...

Oggi sono stata praticamente tutto il giorno in casa tranne quando sono uscita per comprare la baguette per la sera e per lasciare delle "étiquettes" ossia degli annunci in giro. Sì, sto cercando ancora un lavoretto in quanto la donna che mi doveva telefonare ieri sera non si è fatta viva. Suppongo che abbia già trovato un'altra baby-sitter per suo figlio.
Non mi è accaduto niente di eccezionale.
Ogni giorno scopro delle novità sugli esami offerti e un po' mi agito. Leggo un po' di Figaro per tenermi aggiornata. L'ultima notizia secondo me scioccante è che alcuni vestiti di Nike, Adidas, H&M, ecc. sono prodotti con delle sostanze tossiche che vengono rilasciate durante il lavaggio. Queste particelle inquinano le acque, sono pericolose per la riproduzione degli animali e indirettamente anche per l'uomo visto che si nutre di pesce.
Domani, invece, mi aspetta la giornata erasmus...speriamo di conoscere dei simpatici spagnoli...ehm...volevo dire dei francesi.
Ho riordinato un po' la casa e che sorpresa quando ho aperto il cassetto delle spezie. Un tanfo infernale ha inondato le mie narici. Stavo per avere delle allucinazioni! All'interno ho trovato un sacchetto di cipolle rosse praticamente in liquefazione, letteralmente marce e il loro liquido aveva inondato l'intero cassetto. Con una maschera antigas ho ripulito tutto.
Dopo il duro lavoro mi sono dedicata alla lettura. Agathe mi ha imprestato un brevissimo libro che vi consiglio:
"Inconnu à cette adresse" di K.Kressmann Taylor. Parla degli ebrei durante gli anni '30. Vi ricordo che Agathe è ebrea e posso capire il perché abbia voluto farmi leggere quest'opera.
Ieri sera c'era uno speciale anni '80 in Tv. Vi propongo alcune chicche. Sono le hit (in francese "tubes") più famose in Francia.http://www.youtube.com/watch?v=stb2LBFwa0I
http://www.youtube.com/watch?v=mKsEBJdVvgI
http://www.youtube.com/watch?v=_r0n9Dv6XnY
http://www.youtube.com/watch?v=6PDmZnG8KsM
http://www.youtube.com/watch?v=Ybea868xDW0

martedì 20 settembre 2011

Ho sempre odiato lo shopping tranne oggi

Ebbene sì, anch'io ho ceduto e sono andata a comprarmi delle scarpe e una borsa, ma perché ne avevo strettamente bisogno. Piano piano sto assumendo uno stile sempre più parigino.
Dopo essermi persa a piedi anche oggi (ho attraversato una specie di superstrada e sono finita in un paese vicino a Créteil) sono riuscita a trovare il centro commerciale e iniziare la mia ricerca sui 3 piani dell'edificio.
Alla fine, dalle foto potete vedere il risultato oltre che la stanza in cui vivo.
Ah, se vedete qualcosa di strano ai miei capelli è solo perché ieri sera Agathe si è divertita a fare la parrucchiera. Me li ha accorciati e stirati come fosse una professionista.
Stasera ho il mio primo appuntamento...di lavoro! Se dal colloquio con una mamma risulterò simpatica, affidabile e soprattutto intelligente, forse otterrò il posto come baby-sitter (in francese nounou) per 15 ore a settimana! Chissà! E' tutto da vedere.
Pe rquanto riguarda la canzone francese del giorno oggi vi dedico questa che famosa e un'altra meno: http://www.youtube.com/watch?v=FpC1NQW4hVg
http://www.youtube.com/watch?v=zV6Ewy79CL0&feature=related









Sono in maniche corte! O fa caldo oppure mi sono finalmente abituata al sangue freddo dei francesi. Yuppi.

lunedì 19 settembre 2011

Dicono che bisogna perdersi per ritrovarsi...

E un altro giorno è passato.
Cosa ho fatto oggi di bello? Ho deciso involontariamente di perdermi, di arrivare di conseguenza in ritardo ad un appuntamento con un'amica italiana e, una volta arrivata all'università, di riperdermi tra i mille mila uffici per sbrigare (ancora) le pratiche erasmus.
In fondo è stato emozionante.
In ogni ufficio in cui sono andata le segretarie mi hanno detto cose diverse e contrastanti...è il bello dell'improvvisazione!
Non ho ancora trovato uno straccio di esame compatibile (forse uno ma per scaramanzia non dico nulla ), ma dalla regia mi dicono che presto incontrerò il mio coordinatore francese che mi risolverà tutti i miei problemi. Spero faccia anche da psicologo.Ehehe! Scherzo! Per adesso sono tranquilla.
Al pomeriggio giro al centro commerciale in cerca di pantaloni. Da H&M ho recuperato:
-un jeans blu anche se devo smetterla di indossare cose blu visto che ho un armadio pieno di capi di quel colore;
-dei collant di lana da mettere con vestiti o camicie lunghe;
-e dei pantacollant neri di finta pelle, di quelli che sembi avere la pelle di un serpente addosso.
Sono stupita dal meteo: ieri sembrava di essere alla fiera di San Martino e oggi a quella di San Marco del 25 aprile.
Ieri sera sul canale TF1 per la prima volta dopo lo scandalo c'era Strauss-Khan pronto a raccontare la sua verità. Stavo per commuovermi. Vi metto il link ma il dialogo è in francese.
http://www.youtube.com/watch?v=k645MQuNbG4
Inoltre ho deciso di dedicarvi una canzone francese al giorno per farvi entrare nell'atmosfera di questo paese esagonale.
http://www.youtube.com/watch?v=pUt6YLeECGI

domenica 18 settembre 2011

Al museo des Arts Forains dove tutto è magia

Oggi è la mia prima domenica erasmiana all'estero.
Sono andata a messa al mattino e non solo non sapendo l'orario ho dovuto aspettare un'ora e mezza prima che iniziasse la celebrazione, ma una volta iniziata ho scoperto che c'erano 3 battesimi. Neanche un pranzo di matrimonio è mai durato così tanto.
Tornando indietro ho comprato una baguette (85cent) in una boulangerie. Non me la sono messa sotto braccio, ma me ne sono mangiata la metà prima di raggiungere casa.
La mamma di Agathe si chiama Hélène e anche oggi mi prepara cose sfiziose a base di proteine, visto che sono vegetariana. Il menù ha previsto polpettine di ceci e cous cous con lenticchie. Super!!
Al pomeriggio sono andata con la mia nuova famiglia francese nei pressi di Quai de Bercy al museo des arts forais, cioè delle giostre. Dire che è stupendo è poco. Dentro si respira la magia e il mistero.
Ho seguito lo spettacolo di un prestigiatore, di un acrobato per aria, di un giocoliere e di un equilibrista.
Ho potuto vedere le attrazioni di una volta, per esempio la giostra dei cavalli oppure quella in cui al posto dei cavalli ci sono delle biciclette e bisogna pedalare tutti insieme per far girare la giostra stessa, ecc.
Chiunque ha bisogno di tornare qualche volta all'infanzia perché è lì che tutto ha inizio.

A casa di Sarkozy

Il 17 e il 18 sono state le giornate europee del patrimonio: monumenti, musei e palazzi importanti sono stati aperti al pubblico gratuitamente. Un'occasione del genere non si può perdere...e quando ricapita se no? Il prossimo anno, certo, ma chissà dove saremo tra 365 giorni.
Ho contattato alcune amiche italiane che sapevo essere a Parigi, chi per studio, chi come ragazza au pair, e ci siamo tutte messe d'accordo per andare a visitare l'Eliseo, cioé dove risiede Sarkozy e la sua Bella.
In verita, Federica avrebbe voluto vedere le catacombe. Per fortuna, Francesca soffre di claustrofobia e gli ammassi di ossa inscatolati saranno per un'altra occasione.
Dopo una fila di sole 2 ore e mezza sono riuscita ad entrare nel giardino d'ingresso dell'Eliseo. Una gentile cinese ha fatto la foto a noi 4 ragazze italiane davanti al palazzo per poterne avere un ricordo, peccato che nella foto compaiano solo i nostri 4 faccioni e nient'altro: niente corpo, niente sfondo e nemmeno il collo. Pensavo di essere l'unica a non saperne un pixel di macchine digitali...mi sbagliavo.
A passo di bradipo ho visitato le varie stanze: la sala da pranzo, lo studio di Nicolas, la sala Pompadour, la sala Pompidou, ecc. Sono persino riuscita a farmi fare una foto in posa davanti all'ingresso del palazzo: io che stringo la mano alla mia amica con un sorrisone (tipico di un noto politico italiano) come se fossi un diplomatico appena sceso dalla sua auto blu in preda a stringere la mano a Sarkozy. Peccato che al posto del Presidente francese c'era la mia amica Federica.
Per tornare a casa mi sono beccata persino l'acquazzone. Non ho ancora fatto in tempo a comprarmi un ombrellino, ma d'altra parte mi devo abituare alla pioggia giornaliera e al freddo. Sono bravi i parigini a girare coi sandali, senza calze, scollati con temperature intorno ai 19 gradi.
Mi devo convincere che il freddo fortifica il carattere oltre che i muscoli.

Dove, come, con chi e perché vivrò a Créteil

Sto vivendo in un'ottima zona residenziale in una casetta a due piani confortevole e munita praticamente di tutto. Ha persino gli scalini ricoperti di stuoia.
Come ho fatto a trovare l'indirizzo di questo paradiso?
Non è stato semplice.
Prima avevo cercato casa online, ma l'unico offerente mi proponeva una specie di bettola...il salotto era perfetto (divani in pelle, plasma, pareti colorate), ma il resto avrebbe spaventato anche Frankenstein. Si presume fosse il tipico appartamento dove ci si portano le ragazze per..."fare dei massaggi".
Poi Gino il pizzaiolo di Créteil, che coincidenza viveva nello stesso stabile dell'appartamento sopra descritto, mi ha consigliato di rivolgermi a delle agenzie immobiliari...pessima idea! I tecnocasa francesi hanno bisogno di garanti e garanzie. Insomma, se non dimostri di essere potenzialmente miliardario, non ti rivolgono nemmeno la parola. Mi hanno chiesto buste paga, estratti conto, dichiarazioni isee di tutta la mia famiglia. Un incubo.
Allora ho optato per la supplica. Ho iniziato a chiedere alla gente per strada se conoscevano qualcuno che affittava una stanza. Mi sono rivolta anche alla parrocchia. Alla fine ho incontrato lei, la mia salvatrice, Agathe! Era disposta a prendermi con sé senza neanche conoscermi. Mi ha portato a casa sua e dopo la visita io ho subito accettato.
E così adesso ho una camera tutta mia, con il bagno all'interno e un letto di una piazza e mezza. Vivo con Agathe e sua mamma (il padre è morto 7 anni fa) che mi hanno detto essere ebree e la mamma mi cucina, mi lava e mi sostiene! Altro che casetta in Canadà di Nilla Pizzi...
Grazie Signore! Grazie di aver ascoltato la mia preghiera a Notre Dame il giorno prima.

Niente sbarco in Normandia, bensì atterraggio a Paris Beauvais

Mercoledì 14 settembre ho lasciato l'Italia per raggiungere la mia meta erasmus: Parigi. In realtà, il posto dove studierò e vivrò si chiama Créteil, una delle ultime fermate della linea 8.
Il viaggio è stato una passeggiata anche se ho camminato ben poco visto che ho preso l'aereo, quello meno costoso. Con Ryanair con 35 euro sono partite le mie 2 valigie blu ed io. Mi sono sentita un po' come Tom Cruise in Top Gun (vedi foto sotto).
All'arrivo sul suolo francese ho preso la navetta e poi la metro e all'uscita della metropolitana mi è venuta a prendere Agathe, la ragazza che mi ospita per i prossimi 9 mesi.
Sì, ho avuto la grande fortuna di trovare una studentessa disposta ad accogliermi a casa sua con sua mamma. Insomma, vivrò in famiglia al prezzo di 600 euro mensili, spese e cibo compresi.
Non ho versato lacrime nel lasciare la mia patria perché sono troppo felice di aver emigrato nella ville lumière!
Avviso i lettori che per i primi tempi inserirò immagini trovate online ma che al più presto aggiornerò il blog con foto mie personali.