martedì 31 gennaio 2012

Pernottamento in disco 5 notti di seguito

Cari amanti della notte e non, oggi vi parlo di un mio nuovo record. Ebbene, con le mie coinquiline Lynda e Mariam sono andata in discoteca in zona Bastille, alla Chapelle des lombards, ben 5 notti di seguito!!!! La maggior parte delle volte abbiamo trovato degli amici pronti ad accompagnarci in macchina e a riportarci a casa. Solo una volta un tizio di nome Pierre ci ha pagato il taxi. Era uno pieno di soldi. Ho dormito per notte in media 4 ore!Incredibile! Comunque, quando mi svegliavo non avevo sonno perché avevo ancora l’adrenalina della notte trascorsa. Invece, le occhiaie, quelle sì che sono diventate ben marcate! Ho ballato quasi sempre da sola perché non riesco a farlo con i vecchi, i brutti, gli ubriachi e i viscidi. Non mi importa. Una volta ho danzato con un tipo accettabile ma gli ho fatto paura perché invece di chiedergli cose come il nome, l’età, ecc., gli ho chiesto se era un intellettuale. Mi ha chiesto cosa volesse dire. Gli ho spiegato che secondo me un intellettuale è uno che legge, che si tiene informato e che si è fatto un’opinione propria su vari temi. Per farla breve, alla mia domanda ha risposto di no. Io le ho detto che mi piacerebbe diventarlo. All’uscita dalla disco ho fatto amicizia con un neretto con le treccine, magro, alto come me, hip hop, carino e la sera dopo ci siamo scambiati i dati. Mi sa che non lo vedrò mai più!
Intanto guardatevi queste foto in cui mi sforzo di fare la bella ragazza con le mie amiche!!ehehe!
Ho sempre indossato le ballerine nere con 2cm di tacco, la gonnellina nuova con i leggins, o il vestitino di Ibiza o i leggins di finta pelle con una canutiera a righe. I capelli sciolti o con un cerchietto ad elastico o con i 2 ciuffi davanti. Il trucco sempre nero, solo una volta blu. Non mi sono mai portata il cappotto, ma la felpina nera per non pagare il guardaroba.
Alla quinta sera, finalmente mi sono divertita sul serio. Ho ballato il ballo lento “zouk” sensuale con un francese neretto, da quello che ho potuto vedere, molto carino! Sono sicura che era il migliore della pista. Ahah! Magro, alto 1.70m, capelli raccolti, una treccina tutt’attorno al capo, allenatore di basket, 22enne, studente di lingue... Mi ha invitato a ballare 2 volte (l’ultima alla fine della serata) e ci siamo stretti-stretti. Mi ha detto che ballo bene…non credo sia vero, ma spero di non averlo deluso.










Ed ecco le canzoni da ballare appiccati!!
Digitate su youtube uno di questi quattro brani:
LYNNSHA - NE M'EN VEUX PAS - 2012 CLIP ZOUK
FANNY J - GUCCI - ZOUK 2011
Perle Lama - Femme du Monde
MILCA - PENSE À MOI (EXCLU - ZOUK 2012)

 

venerdì 27 gennaio 2012

Appuntamento con Quasimodo

Cari viaggiatori e cari sedentari, oggi vi parlerò di Notre Dame, una cattedrale senza tempo!!! Mi sono trovata con Quasimodo, l’amico di Esmeralda, dai, quello con quel piccolo problemino fisico alla schiena. Mi sono trovata con lui alle 12. Insieme siamo saliti sulle torri della cattedrale. Dopo più di 300 gradini siamo arrivati a destinazione. Da lassù abbiamo guardato il paesaggio meraviglioso. È quando vedo la città dall’alto che penso a quanto non vorrei tornare più in Italia. Non perché non mi piaccia il mio paese, anzi lo adoro, ma solo che una città così bella ti “rapisce”. Con il mio amico, abbiamo persino visto la grande campana…da pelle d’oca. Una volta scesi, siamo andati a mangiare in un posto vicino a Saint-Michel dove con soli 5 euro a testa ci siamo pappati un panino e una crêpe + bibita. Dopo la sosta, siamo tornati alla cattedrale per visitare l’interno. Alle 14 iniziava, infatti, una visita gratuita in tutte le lingue. Noi abbiamo scelto il francese ovviamente. La signora che ci ha fatto da guida fa parte dell’associazione C.A.S.A. conosciuta per offire visite in cambio di mance libere. Bhè, Quasimodo ed io abbiamo imparato una marea di cose che ci hanno permesso si apprezzare maggiormente l’arte. Siamo potuti entrare nello spazio, antistante l’altare, di norma chiuso al pubblico. Lo sapevate che:
- la parola “gotico” viene dai Goti e vuol dire “arte barbara”? Ciò che lo caratterizza è l'arco a sesto acuto e la volta a crociera ogivale.
- la cattedrale è rivolta a est perché Dio è la luce?
- è stata voluta dal vescovo Maurice de Sully e dal re Luigi VII nel 1163?
- ogni primo venerdì del mese alle 15h si adora la reliquia della corona di spine di Cristo?
- sulla facciata si possono vedere gli altorilievi, oggi non più colorati, dei mesi dell’anno, dei segni zodiacali, della vita di Maria e le statue dei re della tribù di Giuda? Quest’ultime non sono le originali perché durante la Rivoluzione si è spaccato tutto e i rivoluzionari credevano rappresentassero dei re di Francia. Non tutto ciò che si vede a Notre Dame è originale del XII-XIII secolo. Il restauratore Viollet-le-Duc ha fatto comunque un buon lavoro. Sempre sul davanti c’è la statua di Maria e il rosone alle spalle le fa da corona.
- le due torri sono entrambe di stile gotico diversamente da quelle della cattedrale di Chartres in cui una è di uno stile successivo?
- il colore prevalente dei rosoni enormi è il blu anche se tutti dicono il viola? Il fatto è che il blu accostato al rosso, sembra viola. Il blu è il colore che risalta meglio quando c’è poca luce. Le sezioni circolari delle vetrate sono 8 nel cerchio più piccolo e via via multipli di 8. Perché 8? Perche si considera in realtà come il risultato di 7+1: 7 sono i giorni della creazione (il settimo giorno è il giorno del Signore) e 1 è Dio.
- la chiesa è tutta in pietra calcarea e anche il coro dove gli altorilievi colorati rappresentano la vita del Messia, da un lato Gesù divino risorto, dall’altra Gesù umano, sono in pietra? A prima vista uno direbbe in legno.
- i tre archi alle tre entrate sono diversi l’un dall’altro?
Adesso, non vi resta che andare a vederla di persona e constatare il tutto. Piccola precisazione, il mio amico Quasimodo è solo un utilizzo letterario. In realtà sono uscita con Laetitia, che non ha niente di comparabile al gobbo, anzi!



martedì 24 gennaio 2012

FESTA IN BIANCO E NERO

Cari lettori, oggi vi racconto la mia festa di compleanno festeggiata sabato in anticipo di quattro giorni! L’ho festeggiata in comune con la mia coinquilina Linda, visto che il 18 faceva 22 anni. Ed io? Bé io ormai sono arrivata al numero “perfetto” dei 24 anni!!ehehe!
La serata dal tema “en noir et blanc” richiedeva a tutti un abbigliamento in bicromia. Eravamo circa una trentina! Mica male! Si è mangiato, bevuto ma non tanto alcol, ma soprattutto si è danzato fino alle 5.30 del mattino. Poco, vero?
Per l’occasione mi sono messa ai fornelli. Ho preparato pasta al pesto, alla carbonara, frittata di piselli, pizze surgelate e couscous!
Per la musica, ho chiamato un deejay, amico di un’amica di un amico!!ehehe! Non ha voluto niente in cambio per il suo servizio!
Mi sono divertita, ma spero che gli altri si siano divertiti più di me! Purtroppo non tutte le mie amiche sono potute venire, per esempio Francesca. Non ha trovato la mia casa e io non ho sentito le sue telefonate e così è ritornata a casa sua.
La sera dopo sono andata a ballare con le mie coinquiline alla Bastille, alla Chapelle des Lombards! Prima di partire, il cugino della mia compagna d'appartamento che ci doveva accompagnare in macchina, mi ha fatto da stylist. Ha voluto che cambiassi abito e pettinatura. Ho cercato di non fargli vedere quanto odio le critiche.. Nel locale, sono rimasta delusa dalla gente. Alcune persone preferivano ballare davanti agli specchi che in mezzo alla pista...mah! Meno male che c'era un gruppo di adolescenti mezzi nudi che ballavano veramente in maniera scatenata. C'erano delle ragazzine nere con 3 metri di gamba e un'agilità pazzesca. L’hip hop me lo sono gustata a pieno, poi quando è arrivato il momento della danza “colla”…non so se si chiama Zuka o Zumba  o qualcosa del genere, mi sono rifugiata sui divanetto desiderosa di tornare a casa…
Marie

Mariam (la mia coinquilina)

Horatio

mio cugino Giacomo

Elena e Yalin (??)

il divano occupato

Io e Laetitia

si ballaaaaa!!

Linda e l'arabo





Claudence e Estelle la mia coinquilina preferita






il deejay pink

lunedì 23 gennaio 2012

DIETRO LE QUINTE



Ieri pomeriggio sono passata a vedere la mia amica africana Estelle dove lavora suo padre a Montmartre. Si tratta di un negozio in cui si vendono cosmetici, si decorano le unghie e, nel retrò, si fanno acconciature. Appena entrata, un odore di lacca ha invaso le mie vie respiratorie. Tutti all’interno erano intenti ad ascoltare il favoloso discorso di Hollande. Peccato che gli stranieri non possano votare…Alcuni dicevano che sarà a lui vincere le elezioni, altri che non è pronto, altri che i francesi sono degli ipocriti che criticano tanto Sarkozy, ma che alla fine lo voteranno senza esitazione. Mi sono seduta con la mia amica nel reparto Coiffeuse e sono rimasta un paio di ore ad osservare il lavoro straordinario di una donna camerunense intenta a fare treccine, a cucire mèches e parrucche o a togliere le extention. Tutto ciò che ha appreso, lo ha imparato sul campo in Africa. Io pensavo che le parrucche si attaccassero con della colla o col delle forcine. Niente di più sbagliato. Prima si fanno delle treccine sulla testa della persona seguendo una spirale e poi vi si cuce l’aggiunta con del filo nero. Le altre clienti non è che stanno con le mani in mano, ma, al contrario, aiutano a velocizzare il lavoro preparando gli aghi con il filo, togliendo le parrucche alle altre donne. Ho scoperto poi che alcune si tatuano le sopracciglia…o che si fanno i buchi per i piercing a casa da sole…
Dopo questa esperienza che mi ha fatto capire quanto gli africani siano fantastici, sono andata con Estelle alla Basilica del Sacre-Coeur dove per la prima volta ho visto un uomo posseduto…muoveva le spalle e la testa in modo strano. All’inizio pensavo che si trattasse di un tick o di una danza etnica…ma Estelle mi ha spiegato che c’era un demone in quel corpo!!!!

La cera non serve solo per fare le candele

Cari amici e non amici, finalmente ho recuperato le foto del museo Gravin, ossia delle cere, che ho visitato già due mesi fa. Non è propio un museo istruttivo, ma mette ilarità. Alcune cere non erano propio le copie perfette, ma ho apprezzato il tentativo dei realizzatori. Si tratta di un museo privato, quindi niente gratuità, ma con il gruppo erasmus ho potuto pagare la metà del biglietto intero.