sabato 5 novembre 2011

Lavorare? Perché no?

In preparazione ad un altro weekend, questa volta non olandese, bensì tutto parigino, stasera vi racconto le mie esperienze lavorative. Siccome la vita in questa metropoli è caruccia, bisogna ricorrere ai ripari. Un mese fa, ho iniziato a tappezzare tutte le bacheche davanti alle scuole per offrirmi come baby-sitter (qui si dice nounou). Dopo pochi giorni, ho iniziato a ricevere diverse offerte, ma visto che i vari genitori che rispondevano alla mia richiesta avevano anche altre ragazze come candidate, non venivo mai assunta, fino a quando, una volta persa la speranza e portato un mezzo curriculum in un cinema, ecco ricevere la telefonata che conta. Una donna africana dai capelli rasati (ma col toupé) e dal sedere a mandolino mi ha proposto di guardare suo figlio tutti i giorni feriali: per una settimana bisogna prepararlo e accompagnarlo a scuola; per quella successiva andarlo a prendere a scuola alle 18 e stare con lui fino ad ora di cena. I miei turni dipendono quindi dagli orari di lavoro della madre. Sono fortunata perché se devo lavorare, lo devo fare o al mattino presto o alla sera, così non perdo nessuna lezione!! In più, il bimbo abita a 40m da casa mia. Per le chiavi, non ne ho una copia e sua madre me le nasconde in girò, così i ladri non le trovano. Una volta me le mette dentro ad un vaso in giardino e mi tocca quasi scavare per trovare il "tesoro" e, nello stesso tempo, devo stare attenta che nessuno mi veda (la signora abita in un condominio. Mi ha colpito leggere nel regolamento dell'immobile che è vietato ai bambini  giocare in cortile...che scandalo!!), un'altra volta me le ficca sopra il contatore della luce, ecc.
Il bambino si chiama Ted è ha 7 anni. Dopo qualche giorno di finta timidezza nei miei confronti, si è poi rivelato per quello che è realmente...un bimbo scatenato.
Con lui gioco alla lotta dei cuscini, corriamo nel parco, giochiamo con le trottole o disegnamo e coloriamo insieme. Gli devo anche fare la doccia. E' il suo momento preferito perché può cantare, fare versi (come se non li facesse già tutto il giorno) e restare tutto nudo.
Per Halloween gli ho disegnato i vari personaggi dell'orrore e da quel giorno, ogni mattina, mi chiede di disegnarli un vampiro o una strega. Oggi, ho ritagliato, da un foglio piegato più volte, una sagoma di un omino. Aprendo tutto il foglio, è venuta fuori una vera e propria catena di omini. Erano 15 anni che non facevo questa sorta di bricolage.
Oltre a stare dietro a Ted, ho iniziato da due settimane a insegnare italiano ad una ragazza francese. E' divertente spacciarsi per una professoressa, un po' meno spiegare le regole grammaticali, soprattutto quando tutto sembra essere un'eccezione. Perche si dice GLI zii e I cugini e non il contrario? Perché si dice LO stadio e non IL stadio?
Penso che due lavoretti possano bastare. 
Una ragazza cinese vorrebbe che l'aiutassi col francese; ho accettato perché in cambio lei mi insegnerà la sua lingua asiatica!!! Anche se non riceverò denari, questo baratto sarà molto produttivo lo stesso.
Con tutte queste attività il mio tempo libero si sta riducendo notevolmente, come anche le ore di sonno, ma finalmente ho ripreso i ritmi che avevo anche in Italia. A proposito dell'Italia, mando un caloroso abbraccio alle famiglie delle vittime dell'alluvione in Liguria, con la speranza che tutto si sistemi al più presto.

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