mercoledì 28 marzo 2012

"L'altro, sono io"

Cari amici amanti del sorriso e cari amici che sorridete ai vostri amanti, oggi ho voglia di presentarvi il mio comico francese preferito e di segnalarvi dei link che fanno morire dal ridere. Alcuni sono comprensibili dai gesti anche senza sapere il francese, altri necessitano un livello B1 della lingua straniera. Sto parlando di Gad Elmaleh!!!
Il titolo di questo post è, in effetti, il nome di uno dei suoi spettacoli itineranti. 
Le suo origini sono particolari ed eterogenee: è marocchino di Casablanca, ebreo e all'età di 17 anni lascia il suo Paese per raggiungere il Quebec. Lì, studia Scienze Politiche e teatro. A 22 anni arriva a Parigi dove lavorerà con Isabella Nanty per dare vita al suo primo spettacolo autobiografico "Décalages". 
Via via ha avuto sempre più successo e ha recitato anche in diversi film come in Tintin, Salut cousin!, La vérité si je mens, etc.
Gad in ebraico vuol dire "gioia", mentre il cognome in arabo vuol dire "salato".
Ha ricevuto diversi riconoscimenti anche perché si impegna nel sociale. E' stato il padrino di Téléthon l'anno scorso.
La sua vita amorosa ha conosciuto diverse donne. Ultimamente, si dice che frequenti Charlotte Casiraghi. Chissà...Chi se ne frega, direi io!

lunedì 26 marzo 2012

"Bisogna amare senza misura" by Bernadette

Cari amici credenti e cari amici atei (anche se anche gli atei in fondo credono....credono che non esista nessun Dio a cui credere) vi mando un grande CIAO. Comunque, almeno l'ateo si fa delle domande, diversamente dal diffidente.
Questo fine settimana sono stata a Lourdes, a 800 km a sud-ovest di Parigi, sui Pirenei. Ci sono andata con la diocesi di Créteil in occasione del 50° anniversario del Concilio Vaticano II. All'arrivo mi hanno consegnato un pass personalizzato con il quale potevo muovermi liberamente e partecipare al convegno. A tale incontro, hanno partecipato 2500 persone tra vescovi, preti e laici di tutta la Francia. Ho potuto vedere da vicino e ascoltare l'intervento di Etchegaray, pranzare con il vescovo del paese in cui sto facendo l'erasmus e assistere alla lezione del Cardinale Vingt-Trois.
Nel tempo libero ho visitato i luoghi sacri, cioé la grotta di Massabielle dove Maria è apparsa a Bernadette 18 volte, i vari santuari, le case della famiglia Soubirous, le Bureau des Contestations dove si raccolgono le testimoniaze delle guarigioni per poi sottoporle a controllo scientifico, e pregato tanto durante l'adorazione eucaristica, la veglia in cui dovevo tenere in mano delle luci fosforescenti e la confessione.
Non mi è piaciuto trovare in paese una "processione" di negozietti di oggetti religiosi (credevo di essere finita a Las Vegas) e la corsa all'acqua benedetta. Il confessore mi ha spiegato che "lavarsi" è soprattutto riconciliarsi con il Signore.Tuttavia, certe persone hanno bisogno di segni come può essere l'acqua miracolosa.
Non ho mai riflettuto davvero sul peso rivoluzionario che ha avuto il concilio vaticano II. Esso ha instituito la centralità di Cristo nella Chiesa (è lui il vero attore della Messa e la vera via per arrivare al Padre) e il dialogo vero e sincero con le altre Chiese. Tale concilio è stato voluto a Roma dal Papa Giovanni XXIII, come finestra aperta per vedere il mondo e perché il mondo conosca la Chiesa, per respirare dell'aria pura e fresca. E' stato continuato poi da Papa Paolo VI. E' durato 3 anni, 4 sessioni, e ha accolto 2400 vescovi di 136 paesi + diversi esperti laici e non. Ad ogni sessione nella Basilica di San Pietro c'era l'esposizione del Vangelo aperto in quanto la Parola di Dio illumina le nostre decisioni ed è sempre creatrice. La lingua ufficiale degli incontri è stata il latino, tranne per i lavori in gruppi più ridotti.
Da questo viaggio mi porterò nel cuore la Fede, il fatto che essere cristiani non implica una salvezza personale ma un impegno comunitario, la consapevolezza che l'uomo è nato non per essere solitario ma solidale e che essere credenti oggi è ancora possibile.
Al prossimo viaggio...che avverrà molto presto...

Preghiera per la famiglia
Veuille sur nos familles:
nous te les confions.
Qu'elles soient un lieu d'amour,
de respect,
de pardon
et d'accueil.
Que chacun de ses membres grandisse un enfant de Dieu,
vivant de l'Evangile
au service des autres,
dans l'immense famille de l'Eglise dont tu es la Mère.
Amen



martedì 20 marzo 2012

shhhhh! Ascoltiamo il cinema muto!

Cari amanti del grande-grandissimo schermo oggi vi parlerò del cinema muto. Mi è venuta l'inspirazione ieri sera, dopo essere andata al cinema a vedere The artist (dal 18 al 21 di marzo, in tutta la Francia, i cinema costano 3,50 a biglietto). Una vera occasione! Il film in questione è in bianco e nero ed è abbastanza carino. Belle le musiche e le scenografie. La storia non mi ha molto colpito. La recitazione è buona. In tutto gli darei 3 stelline. All'inizio, il regista aveva in mente una storia di spionaggio ma ciò avrebbe comportato la scrittura di troppi dialoghi. Allora ha cambiato la sceneggiatura. 
Il film era già uscito verso ottobre, poi dopo la notte degli Oscar, è stato riproposto nelle sale. La regia è di Michel Hazanavicius e i due attori principali sono J. Dujardin (vincitore di un Oscar e di un premio a Cannes) e B. Bejo. Non bisogna dimenticare il cagnolino. Si è messo veramente di impegno nella recitazione. Tanto di cappello! Ha persino vinto il Palm Dog! Per quanto riguarda qualche aneddoto, beh...sappiate che per girare la scena più spettacolare in cui Dujardin balla il tip tap, all'attore ci sono voluti 4 mesi di allenamento; la casa del personaggio femminile nel film è appartenuta a una vera attrice hollywoodiana di nome Mary Pickford; non ci sono scene d'amore esplicite perché si è voluto mantenere il senso pudico degli anni '20 e '30; essendo un film muto il regista può dare dei consigli a voce alta durante la registrazione e, infine, la parte più comica di questo film che è, in realtà, melodrammatico, è la pronuncia di due parole inglesi "With pleasure" dette da un francese. "Ma in un muto non si sentono le voci!!!"...andate a vedere il film e capirete.




In generale, il muto nel cinema risale alla nascita del cinema stesso. Niente dialoghi, niente rumori di sottofondo, ma solo della musica d'orchestra per accompagnare e far comprendere le varie azioni. Dagli anni '80 dell'Ottocento con Le Prince ei fratelli Lumières, fino anche agli anni '20-'30 i film erano muti. I dialoghi erano scritti su dei "cartoni" che venivano trasmessi tra un'immagine e l'altra.
Ecco alcuni fotogrammi celebri:





domenica 18 marzo 2012

Le "umili" dimore dei sovrani

Cari amici che vivete in un monolocale o in una casa a schiera o in appartamento oggi vi presento due posti parigini dove hanno vissuto i re di Francia: il Louvre e Versailles. Da una parte, il lusso che questi palazzi presentano mi infastidisce. Il popolo non aveva di che mangiare mentre la Corte non pensava che all'apparenza. Dall'altra parte, però, i ricchi hanno contribuito allo sviluppo dell'arte e i capolavori che ancora oggi si possono vedere e visitare sono stati richiesti proprio dalle classi alte.
Per quanto riguarda il Louvre, esso è stato il palazzo reale fino a Luigi XIV (il re Sole per capirci). I lavori per la costruzione datano del 1200 sotto Philippe Auguste. Ha un'estensione di più di 160.000 metri quadrati sulla rive droite, nel cuore della città. All'interno di ciò che è diventato uno dei musei più visitati al mondo c'è di tutto: dalla cultura egizia ai pittori romantici, dai greci a Canova, dai ritratti ai paesaggi, ecc. Io ci sono andata 5 volte ma mi manca ancora qualche sezione da vedere...
Sul davanti non si può non rimanere colpiti dalla grande piramide di vedro progettata da un architetto americano di origini cinesi che permette di illuminare il piano interrato dove si possono comprare i biglietti.
Nel 1682 il re Sole si trasferisce a Versailles. Fu residenza dei sovrani fino alla Rivoluzione francese. Ci sono 2300 stanze, la galleria degli specchi, l'opéra, la cappella, ecc. All'esterno un enorme giardino si distende a perdita d'occhio. Una lunga piscina invita a pensare all'infinito. Oggi viene usata per delle gare di canottaggio. Ci sono andata solo 2 volte. Ho visto anche il Trianon, cioé una residenza separata immersa nel giardino, dove viveva Maria Antonietta.
Al prossimo viaggio...che avverrà molto presto!!
ps. Ho messo una cinquantina di foto perché in questi giorni è venuta a trovarmi la mia amica Elisia (e non Elisa) per festeggiare il suo compleanno. Ho rivisato la città di nuovo...è sempre più bella, poi in primavera non vi dico. Non provate nemmeno un po' di invidia? Dovreste!