lunedì 23 gennaio 2012

DIETRO LE QUINTE



Ieri pomeriggio sono passata a vedere la mia amica africana Estelle dove lavora suo padre a Montmartre. Si tratta di un negozio in cui si vendono cosmetici, si decorano le unghie e, nel retrò, si fanno acconciature. Appena entrata, un odore di lacca ha invaso le mie vie respiratorie. Tutti all’interno erano intenti ad ascoltare il favoloso discorso di Hollande. Peccato che gli stranieri non possano votare…Alcuni dicevano che sarà a lui vincere le elezioni, altri che non è pronto, altri che i francesi sono degli ipocriti che criticano tanto Sarkozy, ma che alla fine lo voteranno senza esitazione. Mi sono seduta con la mia amica nel reparto Coiffeuse e sono rimasta un paio di ore ad osservare il lavoro straordinario di una donna camerunense intenta a fare treccine, a cucire mèches e parrucche o a togliere le extention. Tutto ciò che ha appreso, lo ha imparato sul campo in Africa. Io pensavo che le parrucche si attaccassero con della colla o col delle forcine. Niente di più sbagliato. Prima si fanno delle treccine sulla testa della persona seguendo una spirale e poi vi si cuce l’aggiunta con del filo nero. Le altre clienti non è che stanno con le mani in mano, ma, al contrario, aiutano a velocizzare il lavoro preparando gli aghi con il filo, togliendo le parrucche alle altre donne. Ho scoperto poi che alcune si tatuano le sopracciglia…o che si fanno i buchi per i piercing a casa da sole…
Dopo questa esperienza che mi ha fatto capire quanto gli africani siano fantastici, sono andata con Estelle alla Basilica del Sacre-Coeur dove per la prima volta ho visto un uomo posseduto…muoveva le spalle e la testa in modo strano. All’inizio pensavo che si trattasse di un tick o di una danza etnica…ma Estelle mi ha spiegato che c’era un demone in quel corpo!!!!

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