venerdì 13 gennaio 2012

Tra il sacro e il profano

Rieccomi più carica che mai. La ragione? Semplice! Ho finito tutti gli esami e le lezioni per questo semestre. Presto saprò i voti! Speriamo in bene!
Continuano i miei weekend come “Turista NON per caso”. L’ultimo l’ho passato tra la Sainte Chapelle e l’Assemblea Nazionale, tra la Grande Mosquée e il Panthéon!!
Inizio con la Sainte Chapelle. Si trova a fianco della Conciergerie e del Palazzo della Giustizia vicino a Notre Dame. Veramente ci sono due cappelle: quella bassa riservata al personale del re e quella superiore privata del sovrano. Doveste vedere le vetrate. Da mozzare il fiato. È stata voluta dal re Luigi IX nel 1242 per conservarvi le reliquie della Passione di Cristo, tra cui la corona di spine. Una curiosità: per acquistare questa corona di Cristo il re ha speso di più di quello che c’è voluto per la costruzione dell’edificio religioso.
Sono passata poi all’assemblea nazionale, cioè a ciò che noi italiani chiamiamo camera dei deputati. Sabato c'erano solo i custodi all’interno perché in Francia si votano le leggi  2-3 gg infrasettimana in 3 sedute, al mattino, al pomeriggio e persino alla sera alle 22. L’ultima seduta è stata il 22 dicembre… i 577 deputati sono ancora in vacanza!Beati loro. Anche se non votano tutti i giorni, i parlamentari si preparano nel loro ufficio privato e con gli altri membri del gruppo politico. Ce ne sono 4 tra cui i popolari e i socialisti. Il palazzo che accoglie questa istituzione si chiama Palais Bourbon; la sua facciata è neoclassica con colonne e timpano. È dall’altra parte della piazza della Concorde. All’interno, è un palazzone di tutto rispetto, bello sia dal punto di vista artistico che funzionale. Sono entrata persino nella salle des séances dove ho potuto schiacciare i bottoni “pour”, “contre” e “abstention” come una vera deputata!eheh! Ho potuto vedere inoltre la sedia su cui si siede il Presidente. Dicono che sia pesantissima. Sul soffitto c’è una vetrata illuminata artificialmente, così di sera i politici non si addormentano e restano concentrati.
Quello che mi ha stupito maggiormente è la pulizia: non un filo di polvere, non un insetto, non una schifezzina per terra o sui vetri e piccioni enormi in giardino.
C’è una sala dedicata alle interviste con i giornalisti, una dove sfila il Presidente della camera circondato da ufficiali, un salottino dove le poltrone sono larghe quanto un quotidiano aperto in modo da facilitarne la lettura e la biblioteca che accoglie il libro del processo di Giovanna D’Arco e tutti i lavori delle varie legislature.
Si sa che la democrazia ha ritmi più lenti di una dittatura, ma almeno si pondera di più e si cerca di rendere tutti più o meno contenti. Il governo francese viene cambiato ogni 5 anni e anche la Presidenza. Tra qualche mese Sarkozy dovrà lasciare il suo posto a qualcun altro…o forse resterà ancora lui…chissà! Alla fine decide sempre la Merkel! Scherzo, ovviamente!
Poi sono passata a visitare una moschea. Per noi studenti costa 2 euro. Non sono potuta entrare dove i musulmani pregano per rispetto loro, però mi sono fermata sulla soglia dove si lasciano le scarpe e sono riuscita a vedere lo stesso l’interno. Non ci sono raffigurazioni di Dio, bensì decorazioni dappertutto. Quelle per terre hanno una specie di punta diretta verso La Mecca. Ho potuto comunque vedere il giardino, il chiostro cui pareti sono piene di mosaici in ceramica colorata…da perderci la vista, la biblioteca e una sala da pranzo per i poveri. Mi sono unita di nascosto a un gruppo di turisti perché avevano una guida…ho così imparato che il simbolo arabo della stella con la mezza luna ha un significato simbolico: le 5 punte della stella sono i 5 pilastri dell’Islam (pregare 5 volte al gg, andare alla Mecca almeno una volta nella vita, ecc.). Il colore più importante è il verde. Chi andrà in paradiso avrà delle vesti di quel colore. È per questa ragione che i tetti e le tegole delle moschee sono soprattutto di questo colore.
Infine, ho fatto una capatina al Panthéon. Si tratta della prima basilica fondata da Clovis (ex barbaro) nel 507 dopo essersi convertito alla religione cristiana. Successivamente, questo monumento è diventato un tempio della nazione con all’interno, nella cripta, le tombe dei grandi di Francia (Hugo, Voltaire, ecc.). Dalla cupola scende un filo a cui è fissato in fondo un pendolo enorme di Foucault (lo scienziato che lo ha inventato) che segna l’ora.  Questa "non più chiesa" nella versione successiva neoclassica è stata progettata da Soufflot.
Penso di avervi detto proprio l’essenziale da sapere!
È piacevole girare per la città perché non fa per niente freddo. Pensate che non uso la sciarpa né i guanti; indosso ancora i calzini estivi e sotto il piumone dormo con le maniche corte.  





1 commento:

  1. hai finito....beata te! io gli esami li devo ancora iniziare. 3 a febbraio. ç_ç

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