domenica 18 settembre 2011

A casa di Sarkozy

Il 17 e il 18 sono state le giornate europee del patrimonio: monumenti, musei e palazzi importanti sono stati aperti al pubblico gratuitamente. Un'occasione del genere non si può perdere...e quando ricapita se no? Il prossimo anno, certo, ma chissà dove saremo tra 365 giorni.
Ho contattato alcune amiche italiane che sapevo essere a Parigi, chi per studio, chi come ragazza au pair, e ci siamo tutte messe d'accordo per andare a visitare l'Eliseo, cioé dove risiede Sarkozy e la sua Bella.
In verita, Federica avrebbe voluto vedere le catacombe. Per fortuna, Francesca soffre di claustrofobia e gli ammassi di ossa inscatolati saranno per un'altra occasione.
Dopo una fila di sole 2 ore e mezza sono riuscita ad entrare nel giardino d'ingresso dell'Eliseo. Una gentile cinese ha fatto la foto a noi 4 ragazze italiane davanti al palazzo per poterne avere un ricordo, peccato che nella foto compaiano solo i nostri 4 faccioni e nient'altro: niente corpo, niente sfondo e nemmeno il collo. Pensavo di essere l'unica a non saperne un pixel di macchine digitali...mi sbagliavo.
A passo di bradipo ho visitato le varie stanze: la sala da pranzo, lo studio di Nicolas, la sala Pompadour, la sala Pompidou, ecc. Sono persino riuscita a farmi fare una foto in posa davanti all'ingresso del palazzo: io che stringo la mano alla mia amica con un sorrisone (tipico di un noto politico italiano) come se fossi un diplomatico appena sceso dalla sua auto blu in preda a stringere la mano a Sarkozy. Peccato che al posto del Presidente francese c'era la mia amica Federica.
Per tornare a casa mi sono beccata persino l'acquazzone. Non ho ancora fatto in tempo a comprarmi un ombrellino, ma d'altra parte mi devo abituare alla pioggia giornaliera e al freddo. Sono bravi i parigini a girare coi sandali, senza calze, scollati con temperature intorno ai 19 gradi.
Mi devo convincere che il freddo fortifica il carattere oltre che i muscoli.

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