domenica 18 settembre 2011

Dove, come, con chi e perché vivrò a Créteil

Sto vivendo in un'ottima zona residenziale in una casetta a due piani confortevole e munita praticamente di tutto. Ha persino gli scalini ricoperti di stuoia.
Come ho fatto a trovare l'indirizzo di questo paradiso?
Non è stato semplice.
Prima avevo cercato casa online, ma l'unico offerente mi proponeva una specie di bettola...il salotto era perfetto (divani in pelle, plasma, pareti colorate), ma il resto avrebbe spaventato anche Frankenstein. Si presume fosse il tipico appartamento dove ci si portano le ragazze per..."fare dei massaggi".
Poi Gino il pizzaiolo di Créteil, che coincidenza viveva nello stesso stabile dell'appartamento sopra descritto, mi ha consigliato di rivolgermi a delle agenzie immobiliari...pessima idea! I tecnocasa francesi hanno bisogno di garanti e garanzie. Insomma, se non dimostri di essere potenzialmente miliardario, non ti rivolgono nemmeno la parola. Mi hanno chiesto buste paga, estratti conto, dichiarazioni isee di tutta la mia famiglia. Un incubo.
Allora ho optato per la supplica. Ho iniziato a chiedere alla gente per strada se conoscevano qualcuno che affittava una stanza. Mi sono rivolta anche alla parrocchia. Alla fine ho incontrato lei, la mia salvatrice, Agathe! Era disposta a prendermi con sé senza neanche conoscermi. Mi ha portato a casa sua e dopo la visita io ho subito accettato.
E così adesso ho una camera tutta mia, con il bagno all'interno e un letto di una piazza e mezza. Vivo con Agathe e sua mamma (il padre è morto 7 anni fa) che mi hanno detto essere ebree e la mamma mi cucina, mi lava e mi sostiene! Altro che casetta in Canadà di Nilla Pizzi...
Grazie Signore! Grazie di aver ascoltato la mia preghiera a Notre Dame il giorno prima.

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