giovedì 29 settembre 2011

Pique-nique au jardin des Tuileries vs Rosh Hashana

E un'altra giornata va verso la conclusione.
Oggi pomeriggio sono andata ad un pique-nique nel parco di fronte al Louvre insieme al gruppo degli erasmus. Les Tuileries è il parco più grande è più antico della capitale francese in cui sono state addirittura posizionate qua e là delle riproduzioni delle statue di Rodin e company. Si tratta di un tipico giardino alla francese degno di essere visitato e esplorato, magari a braccetto con un bel fusto.

Ho portato pane e formaggio e qualche biscottino. Ho trascorso un paio d'ore in modo semplice chiacchierando in diverse lingue in una sorta di esperanto. Qui i prati sono di un verde fosforescente e mi sento persino in colpa a pestarli. 
Alle 21 sono tornata a casina. Sapevo già più o meno che cosa mi sarebbe toccato una volta varcata quella soglia.
Avevo già visto la signora Hélène cucinare dal mattino presto. Stamani la cucina era invasa da teste mozzate di pesci, ma anche da pane fatto in casa, da verdure e da salsine. Odori e profumi inebrianti di spezie e di strani parti di animali avevano raggiunto la mia camera al primo piano... Sempre Hélène mi aveva anche chiesto il favore di andare a comprare dei "graines de sésame" (semi di sesamo). Non sapevo nemmeno che li vendessero. Sono partita in missione correndo. Il carrefour market non li aveva, il fruttivendolo bazar nemmeno. Al terzo tentativo, però, li ho trovati. Sono entrata in una "épicerie" (non mi piace il termine italiano drogheria e spezieria non esiste ancora purtroppo) dove ho trovato un nord-africano col camice che mi ha venduto finalmente i semi tanto agognati. Super!

Tutto questo per dirvi che oggi e domani si festeggia il capodanno ebraico!!!Evviva! Per i "Juifs" siamo entrati nell'anno 5772. In questi due giorni bisognerebbe astenersi dal compiere attività non legate alla sfera religiosa e, infatti, Hélène non andrà a lavorare, tanto le ore le ha già recuperate questo weekend facendo gli straordinari. Si crede che Dio giudica le azioni dell'anno e in base a quelle decide sul futuro dell'anno successivo.
La famiglia in cui vivo ha invitato i vari parenti per la cena e io sono arrivata proprio quando si doveva iniziare a mangiare. Non avevo più fame dopo tutte le baguette e i formaggi del pomeriggio, ma mi sono comunque seduta a tavola per chiacchierare, per ascoltare le preghiere e le canzoni in ebraico e per non fare l'asociale.
Domani mi aspettano gli avanzi, specialmente della torta al cioccolato e panna (sarà mia e solo mia) e anche un replay della serata. Si rimangia tutti insieme appassionatamente. 
Una zia mi ha regalato della confettura di pere. Una bontà assoluta. Ha un gusto diversissimo da quella comprata al supermercato.
Concludo con una mia poesia scritta ieri mentro ero seduta sul marciapiede di fronte al caffé di Amélie mentre calzavo le mie prime ballerine con un tacco di ben 9mm. Ero inspirata.
Una scena di un film
di fronte a una via in salita.
Il rosso che invade gli spazi,
i neon che non si arrendono al buio.
L'atmosfera allieta le anime di noi giovani
in cerca di soddisfazione non evanescente.
Sento la fisarmonica fischiare nelle mie orecchie e
vorrei avere delle labbra carnose,
rosse come una mela da assaporare.
Vecchi e nuovi ricordi si danno la mano,
tessono i fili di uno nuovo domani
perché l'oggi ormai non è altro che sfumature.
Momento canzone: vi metto il link di un canto ebraico anche se non credo sia tipico di capodanno. Inoltre, se preferite la parte più tambureggiante, bisogna andare alla metà del video.
canto ebraico 

1 commento:

  1. ciao Elena!come va?sei su skype?voglio verderti!baciiiiii~~~

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